Con i suoi scatti, Jean Adolphe Braun mise le ali alla fantasia dei borghesi europei della metà dell’Ottocento. Il fotografo alsaziano si specializzò nelle vedute cittadine e di paesaggio. Tra i suoi soggetti prediletti vi fu proprio la Svizzera.A partire dal 1850 circa, sempre più persone disponevano di mezzi economici sufficienti per viaggiare. Tuttavia, erano in pochi a possedere un apparecchio fotografico, così i più acquistavano immagini che ritraevano i luoghi visitati. Presto il commercio di foto e album fiorì. La ditta Braun & Cie, gestita da Jean Adolphe Braun e dal figlio Gaston a Mulhouse, conquistò una posizione di primo piano nel settore. Le vedute della Svizzera firmate da Braun giunsero in ogni angolo d’Europa, dando un’impronta indelebile all’immagine «turistica» del Paese. Senza averlo programmato, il fotografo alsaziano documentò anche la costruzione delle principali infrastrutture nelle Alpi.
Nel periodo delle vacanze estive, il Museo nazionale Zurigo espone gli scorci più affascinanti della Svizzera nelle immagini scattate da Braun, accompagnando i visitatori in un viaggio a ritroso nel XIX secolo.
